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2021 – Ancora un anno senza incontri letterari in presenza?
È cominciato così questo secondo anno di pandemia, senza presentazioni, senza pubblico che si siede in libreria o in biblioteca per ascoltare letture, presentazioni, reading collettivi.
Comincia a mancare quell’atmosfera così particolare dove le persone puoi guardarle negli occhi e ascoltarle quando commentano e aggiungono considerazioni interessanti al tuo intervento.
E tuttavia un modo di suscitare l’interesse doveva pur esserci per continuare a esistere.
La tecnologia, ben felice di essere protagonista, si è presentata all’appuntamento occupando uno spazio virtuale, certo diverso da quello reale, ma non per questo meno importante.
Riluttante all’inizio, mi sono lasciata coinvolgere – perché non si può essere sempre contro le novità a prescindere – e così ho trascorso l’inverno e parte della primavera a raccontare storie, a leggere poesie e discutere di poeti sconosciuti davanti a una piccolissima camera, un puntino trasparente di cui talvolta mi dimenticavo l’esistenza.
Ci sono stati reading a più voci, occasioni per presentare l’ultima silloge collettiva di cui ho curato l’edizione, momenti bellissimi in cui ho avuto lo spazio per presentare gli autori che più amo come è stato nel caso del poeta russo Boris B. Ryžij.
Di tutto questo, segnalo i link in cui è possibile ascoltare gli interventi integralmente, in attesa che la situazione evolva e si possa tornare anche a presentare in pubblico.
Reading collettivo sul gruppo fb di “Segnalazioni letterarie” del 10 aprile
https://www.facebook.com/groups/263255641367606/permalink/488943988798769/
Diretta su Ryzij sul gruppo fb di “Condividendo poesia” del 9 aprile
Intervista 5 minuti con… sul canale youtube di Ctl editore del 5 aprile
https://www.facebook.com/groups/263255641367606/permalink/481412532885248/
“Presento l’autore con Chiara Rantini e Claudia Muscolino” sul gruppo fb di “Condividendo poesia” del 26 marzo
https://www.facebook.com/1382617413/videos/10219364317283643/
Diretta letteraria con Chiara Rantini e Barbara Gabriella Renzi sul gruppo di “Segnalazioni Letterarie” del 28 gennaio
INCONTRI “DONNE 2021”. Letture poetiche alla biblioteca Buonarroti
Bellissima serata di letture poetiche in biblioteca, il 17 marzo 2021.
Letture da “Un paradiso per Icaro” e da “Sulla soglia della lontananza“.
Felice di essere stata ospitata per questo evento, tenutosi on line, che si inserisce in una più ampia rassegna di poesia e arte presso la Biblioteca Buonarroti di Firenze dal titolo Marzo Donna.
Intervista su Teatrionline : Icaro della scrittura
È stata pubblicata recentemente, a cura di Emanuele Martinuzzi, una mia intervista sul portale nazionale dell’informazione teatrale Teatrionline. Condivido qui il link. Vari gli argomenti trattati: dalla poesia, al teatro, all’arte figurativa.
L’angolo del poeta: intervista a Chiara Rantini di Benedetto Ghielmi
“L’ANGOLO DEL POETA”: spazio dedicato ai poeti e alla poesia a cura di Benedetto Ghielmi.
Qui potete ascoltare la lunga intervista a cura di Benedetto Ghielmi che verte sui temi della poesia, della ricezione della stessa e della mia poetica in generale.
MELANCONIA POETICA. Una recensione a UN PARADISO PER ICARO
Un paradiso per Icaro è un libro che si propaga oltre ogni contingenza, scritto per chi lo vuole cogliere.
Intimo ed emotivo. E Chiara Rantini è un talento fuori dal comune .
Ci sono poesie che sono come echi, risonanze in comunicazione, singhiozzanti e fluttuanti.
C’è un’intensità malinconica, quasi atmosferica.
Si capisce subito che è un libro scritto per amore. Con amore.
Ci sono poesie che materializzano fantasmi, altre che sono come respiri, altre ancora evocano ricordi.
La dimensione si fa metafisica, con l’anima di una melodia arcaica.
Leggendo le composizioni di Chiara , queste sono le cose che mi sono venute in mente: paesaggi densi di nuvole, vapori, una rassegna di elementi, sirene indolenti, i rintocchi della sera.
Sono in fin dei conti esigui frammenti, puntini luminosi a contrappuntare la notte scura, e l’intera struttura delle poesie vi si appoggia convinta.
In più parti del libro l’atmosfera si fa notturna e pensosa, le frasi rallentano e riverberano nell’aria.
In conclusione, un gran libro.
Meditativo, avvolto da una poetica quiete e ricca di spunti, che convince per maturità ed equilibrio, per la profondità dei contenuti e per la capacità di abbinare alla ricerca delle parole un senso di melodia e di sogno.
Daniele Cargnino
Chiara Rantini, Un paradiso per Icaro, Ensemble ed., Roma, 2018
Qui i link per l’acquisto:
https://www.lafeltrinelli.it/libri/chiara-rantini/un-paradiso-icaro/9788868813161
https://www.libreriauniversitaria.it/paradiso-icaro-rantini-chiara-ensemble/libro/9788868813161
https://www.amazon.it/paradiso-Icaro-Chiara-Rantini/dp/8868813165
https://www.unilibro.it/libro/rantini-chiara/un-paradiso-per-icaro/9788868813161
Domeniche d’infanzia e paradisi ritrovati. Un pomeriggio di poesia in una residenza per anziani
UN PARADISO PER ICARO. Letture in una residenza speciale
Una domenica pomeriggio d’estate. Molto caldo. Poche persone sulle strade. Il timore che il bus sia in ritardo perciò inforco la bici e attraverso l’Arno sulle due ruote per andare in un bel quartiere periferico di Firenze, ricco di verde e di tante belle iniziative culturali.
Sono molto emozionata perché è la prima volta che leggo le mie poesie in una residenza per anziani. Qualcuno mi conosce già, ma la maggior parte delle persone sanno solo che leggerò loro delle poesie.
Mi accolgono Verusca e Alessio che sono gli organizzatori di questa importante iniziativa, ovvero quella di portare “per l’ora della merenda” non pasticcini, ma parole poetiche, parole che confortano, che fanno sognare, che rendono la vita forse un po’ migliore.
Le mie poesie arrivano alla fine di un anno di incontri e così penso che per me sia più facile: credo che il pubblico abbia ormai l’orecchio pronto alla materia letteraria.
Comincio a leggere titubante. Poi arrivano le domande. La conversazione diventa fluida e io mi sento perfettamente a mio agio: è il miracolo della “corrispondenza”, dell’ascolto che si rende attivo e reciproco. Forse è solo il miracolo della poesia.
Il tempo corre veloce. Qualcuno è un po’ stanco, altri, soprattutto le donne vorrebbero sapere qualche altra notizia, qualcosa che renda più sottile la distanza tra il loro mondo e quello del mio “Paradiso per Icaro”.
Ma il pomeriggio volge al termine. Sulla terrazza assolata, sotto i grandi ombrelloni, saluto questo pubblico davvero speciale che mi ha dato veramente molto: un tesoro che porterò sempre con me e che, forse, un giorno si trasformerà in poesia.
Per avere un resoconto più dettagliato dell’incontro, rimando a questo bell’articolo scitto da Verusca Costenaro sul meraviglioso pomeriggio trascorso alla RSA Il Giglio.
Domenica d’infanzie e paradisi ritrovati, assieme alla poesia di Chiara Rantini
LA POESIA SALVA I POETI E NON SOLO…
Nella giornata mondiale della Poesia, mi sembrava giusto lasciare un piccolo contributo per i lettori.
Solo qualche breve considerazione.
La giornata della poesia e l’inizio della primavera coincidono. Perché? Cosa hanno di simile?
Per molti popoli, l’equinozio di primavera corrisponde con l’inizio dell’anno civile e religioso.E non è un caso.
La primavera è un momento di rinascita in cui mettere a frutto le potenzialità dell’inverno.
Infatti, se la stagione invernale, con il suo caratteristico letargo, è da considerare come il tempo dell’attesa, quella primaverile segna il passaggio da un tempo di riflessione a un tempo di azione.
Non diversamente avviene nell’animo del poeta. La poesia infatti non è qualcosa che nasce di getto, uno sfogo momentaneo delle propria emotività. La poesia ha bisogno di un buon terreno arato, di cure e di concime: non nasce dal nulla ma ha un tempo di preparazione. Ecco allora che la primavera è il momento della “visibilità” della poesia, del suo affacciarsi più o meno compiutamente al mondo.
La primavera presuppone un inverno, la poesia richiede un preventivo silenzio.
Dove c’è una rinascita, c’è una nuova vita. Chiunque legga una poesia, per quanto triste o malinconica, sente rivivere dentro il proprio animo quelle parole o quelle determinate immagini evocate, scoprendo delle corrispondenze, degli afflati che contribuiscono ad aumentare o a risvegliare la percezione di sé come essere vivente facente parte di un meccanismo complesso ma, allo stesso tempo, armonico.
Chi legge poesia è un po’ poeta, in definitiva. La poesia ha bisogno del poeta e il poeta ha bisogno di chi ascolta la sua voce. Chi legge poesie ha bisogno dei poeti e così il mondo (anche quello fatto da persone che non leggono poesia) ha bisogno di una “primavera poetica” che circoli nell’aria, sospinta da un vento che non conosce confini o divisioni di nessun genere.
La poesia salva i poeti e non solo…
POESIA E VITA
La vita è respiro
dell’anima la parola;
vapore
che esce di bocca.
Nelle notti d’inverno
umida condensa,bagna, scivola
nei solchi
dell’interiorità.
Sanscrito atman
privo di confine
fuori, dentro
per contatto libero,
tra rovi di mano
e corolle
rivolte al cielo
(“Poesia e vita” da Un paradiso per Icaro, ed. Ensemble, Roma, 2018)